“Mia madre è affetta da una grave patologia neurologica: ha diritto all’assegno? Se si, cosa deve fare per averlo?”
Monica, Lecce
La corte di Cassazione (con ordinanza 15 marzo 2016, n. 5032) ha riconosciuto che le patologie neurologiche possono dare diritto all’indennità di accompagnamento, se impediscono di compiere autonomamente gli atti elementari della vita quotidiana, nei tempi dovuti e in maniera adeguata a salvaguardare la propria salute e la propria dignità personale, senza creare pericoli a sé o agli altri.
Se la malattia di tua madre risponde a questi criteri e pensi che possa avere diritto all’assegno previdenziale, devi farle presentare una domanda all’Inps, a cui seguirà una visita di accertamento della commissione medica.
Molto spesso, però, la commissione non ritiene sussistenti i requisiti necessari per il riconoscimento del diritto.
In questo caso, tua madre può fare un ricorso per accertamento tecnico preventivo, tramite un avvocato. Per poter procedere deve essere cittadina italiana, risiedere nel territorio nazionale, non essere ricoverata presso alcun istituto e non essere titolare di prestazioni concesse per invalidità per cause di guerra, lavoro e servizio.
La domanda va effettuata entro 6 mesi dalla data di comunicazione del provvedimento negativo emesso dall’Inps. In caso di vittoria, l’indennità viene riconosciuta dalla data del ricorso.
Intervista all’Avvocato Paola Tuillier di Diritti del Paziente pubblicata sul settimanale “Starbene” gruppo Mondadori.
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