Intervista all’Avvocato Paola Tuillier di Diritti del Paziente pubblicata sul settimanale “Starbene” gruppo Mondadori.
“Nostro padre è mancato durante un intervento chirurgico per uno sbaglio di chi operava. Io e mio fratello abbiamo sofferto tantissimo: anche il nostro dolore deve essere risarcito?”
Emmanuele e Giorgio
“Entrambi, come figli, potete richiedere e ottenere il risarcimento del danno non patrimoniale per la morte del vostro genitore che, in caso di decesso, è di due tipi”, spiega Paola Tuillier, avvocato del Foro di Roma.
“Il primo si chiama danno non patrimoniale iure proprio e si riferisce alla vostra sofferenza e alla compromissione del vostro stato di salute per la perdita del genitore. Il secondo è il danno non patrimoniale iure ereditatis, detto anche danno catastrofale, risarcibile ai figli come sofferenza del genitore che viene trasmessa in via ereditaria. quest’ultimo, però, non è un danno riconosciuto automaticamente, ed è ottenibile solo se la morte del papà è intervenuta dopo un apprezzabile lasso di tempo dell’evento lesivo (anche 12 ore). Non è invece riconosciuto quando il decesso si è verificato subito dopo il come, perché si suppone che la persona non si sia resa conto della propria sofferenza, che non è quindi trasmissibile agli eredi”.
“Per quanto riguarda il danno non patrimoniale iure proprio, il risarcimento è stabilito da alcune tabelle specifiche e, di solito, i tribunali italiani si uniformano su tutto il territorio, applicando quelle del Foro di Milano”.
“La quantificazione del risarcimento varia a seconda dell’età che aveva vostro padre quando è mancato (è più alto quanto più è giovane il genitore), della vostra età (più i figli sono giovani più sale il risarcimento) e se vivevate sotto lo stesso tetto: la convivenza porta infatti, anch’essa, a una maggiorazione”.
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